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Audrey Hepburn Vs Anne Hathaway

27/04/2013 | News |
Audrey Hepburn Vs Anne Hathaway

Era il novembre 2010 e la rivista Vogue dedicava un servizio fotografico alla bella Anne Hathaway. Negli scatti, la bravissima attrice, indossava letteralmente, i panni che erano stati molti anni prima,  cult e sinonimo di eleganza, per un'altra grande attrice: Audrey Hepburn.
Il vestito nero, la brillante pochette e lo sguardo trasognato, erano i medesimi della celebre Holly Goligthly del film “Colazione da Tiffany”, così come l'acconciatura e l'abito con strascico, simile a quello portato con estrema grazia dalla Hepburn nel film “Sabrina”.
Come dimenticare poi la Catwoman del più recente capitolo della saga Il Cavaliere Oscuro, una Anne Hathaway con tubino e cappello bianco-nero a larghe falde che riporta alla mente proprio il celebre abbigliamento della  protagonista di “Colazione da Tiffany”. 
La somiglianza fra le due è palese, nonostante Anne Hathaway abbia caratteri ben più marcati e l'icona anni '50-'60, dimostri una grazia e un profilo più delicati.
Ad accomunarle non solo il film cult e la somiglianza, ma anche le lettere iniziali dei loro nome e cognome, entrambe A e H, una vittoria all'Oscar è una classe e dolcezza innata.

HOLLY GOLIGHTLY VS. ANDREA SACHS
Holly è la protagonista del celebre “Colazione da Tiffany” (1961), qui Audrey Hepuburn interpretava il ruolo di una giovane prostituta di lusso, che per vivere agiatamente, con vestiti sempre all'ultima moda e sognando i brillanti gioielli di Tiffany, preferiva rinunciare all'amore e sposare un uomo ricco.
Andrea Sachs è invece la giornalista in erba del film “Il diavolo veste Prada” (2007), una ragazza che sogna di fare la reporter e finisce per fare l'assistente della temibile direttrice della rivista di moda Runway; per entrare nelle grazie della donna, si presterà a qualsiasi così, dal cambiare il guardaroba al suo intero stile di vita, compreso il fidanzato.
Anche se c'è una differenza sostanziale e cioè il volere (Holly) e il dovere (Andrea) di essere alla moda, la storia della giovane reporter newyorchese, sembra per certi aspetti, ricalcare abbastanza quella di Holly. Da ragazza semplice infatti, la Sachs decide di accomunarsi alle colleghe modaiole della rivista in cui lavora, si accinge a cambiare look e abbigliamento, si “vende” quindi, esattamente come Holly, per raggiungere uno scopo.
Entrambe finiranno per rovinare le proprie vite, perdendo soprattutto la fiducia dell'uomo che amano, preferendo la copertina e il mondo patinato della moda, a discapito di un rispettivo squattrinato scrittore (Holly) e cuoco (Andrea) che le ama veramente.

PRINCIPESSA ANNA VS. AMELIA “MIA” THERMOPOLIS
L'elegante principessa Anna, protagonista del film “Vacanze Romane” (1953), è una nobile che soggiornando a Roma e stanca della routine formale di corte, vuol vivere per un giorno come una ragazza normale, facendo così scappa dal palazzo in cui è costretta e si ritrova catapultata in un mondo fatto di feste popolari e semplicità.
L'Amelia, “Mia”, di “Pretty Princess” (2001) è invece una ragazza normalissima, una quindicenne che da un giorno all'altro scopre di essere una principessa, dovrà quindi abbandonare la sua routine fatta di scuola ed amici, per indossare abiti regali e stare attenta all'etichetta.
Parabola inversa questa volta! Anna da principessa diventa una semplice ragazza, mentre Amelia si ritrova costretta ad indossare i panni di nobildonna, ma in “Pretty Princess”, Mia alla fine capitolerà, ripercorrendo a ritroso la strada di Anna, innamorandosi di un ragazzo qualunque, il fratello della sua migliore amica e tentando la fuga. Entrambe alla fine ritorneranno ai propri doveri di eredi regali, anche se Mia riuscirà a dichiarare il proprio amore a Michael, il fratello dell'amica Lily, mentre Anna sconsolata, dovrà allontanarsi dal suo bel giornalista, Joe, interpretato da Gregory Peck.

NATASHA ROSTOVA VS JANE AUSTEN
Audrey Hepburn interpretò nel  1956 il difficile ruolo della protagonista femminile in Guerra e Pace. Natasha è un personaggio che ama l’arte, che si esprime attraverso il disegno e che è, almeno inizialmente, un personaggio astuto, spontaneo e con un forte impeto infantile che scemerà con il proseguo della storia.
Anne Hathaway nel 2007 interpreta il biopic “Becoming Jane” sulla scrittrice Jane Austen, anch’essa, come Natasha, personaggio che si esprime con l’arte, diretto e spontaneo.
Hepburn interpreta un personaggio uscito dalla penna di una grande scrittore come Tolstoj, Hathaway interpreta una grande scrittrice del 1700-1800 con un neo che le accomuna: la ricerca dell’amore.
L’epoca in cui le due vicende vengono narrate è più o meno la stessa, gli ideali, i balli e i matrimoni combinati sono all’ordine del giorno e sia Jane che Natasha si scontrano con questa realtà; la prima come protagonista ed eroina, la seconda più defilata che li assapora realmente nelle pagine che scrive.
Natasha attraversa diversi amori non va mai contro la propria volontà e lo stesso accade a Jane che, ferma nelle sue convinzioni, finirà per non sposarsi e vivere i grandi amori solamente su carta.

ELIZA DOOLITTLE VS FANTINE
Il musical è stata una sfida che entrambe le attrici hanno affrontato nella loro carriera seppur con esisti diversi.
Nel 1964 dopo la decisione di non ingaggiare Julie Andrews, la Warner Bros sceglie di ingaggiare Audrey Hepburn per il ruolo di Eliza Doolittle nel musical “My Fair Lady”, nel 2012 Tom Hopper annuncia che Anne Hathaway ricoprirà il drammatico ruolo di Fantine nella trasposizione cinematografica dei “Les Misérables”.
Entrambi sono personaggi volgari, nel senso che provengono dagli strati più bassi del volgo, sono sporche, sudice, e combattono per una moneta in più. La fortuna di certo non bacerà Fantine che, seppur presa sotto l’egida del ricco Jean Valjean, non riuscirà a sopravvivere. Sorta simile e contraria toccherà invece ad Eliza che, protetta da un ricco pigmalione, imparerà le buone maniere diventando una perfetta donna di corte.
Prima abbiamo parlato di esiti ben diversi e non mi riferivo solamente al destino dei personaggi, ma a quello delle attrici stesse. Audrey Hepburn si impegnò notte e giorno per imparare a cantare al meglio i brani presenti nella pellicola, per poi scoprire che sarebbe stata doppiata da Marni Nixon e, proprio questo fatto, non permise all’attrice di vincere l’Oscar.
Anne Hathaway, invece, riesce a portarsi a casa la statuetta grazie alla sua immensa interpretazione cantata di Fantine che ha spezzato i cuori di milioni di spettatori.
Insomma se al personaggio di Eliza è andata sicuramente meglio rispetto a Fantine, per le due attrici Anne Hathaway si è presa la sua “rivincita”.

JOANNA WALLACE VS EMMA
“Due per la strada” (1967), il film diretto da Stanley Donen in cui troviamo il personaggio di Joanna e “One Day” (2011) in cui ritroviamo Emma, sono due pellicole facilmente accomunabili.  Entrambe raccontano la storia di due persone in diverse fasi della vita, presentandoceli nel momento in cui si incontrano da giovani per seguirli poi nella loro fase più matura. In “Due per la strada”, però, abbiamo l’analisi, a tratti cinica, del rapporto coniugale in cui si passa dalla passione più sfrenata al non sopportarsi più, mentre “One Day” ci narra la storia di due amici destinati ad amarsi in silenzio per troppo tempo.
Quello che è interessante notare è come sia per Joanna che per Emma il segno del passare del tempo venga attribuito al taglio di capelli, prima più sbarazzino poi più corto e serio, e agli abiti indossati, anche quelli prima più aperti poi più rigidi e stretti.
Il dover rappresentare due donne forti, che passano varie fasi della vita in cui imparano l’amarezza, ma anche l’allegria di alcuni momenti di gioia, rendono Audrey Hepburn e Anne Hathaway due attrici che si fanno portavoce dell’universo femminile a 360 gradi, dove non ci si risparmia nel rappresentare una sola donna, ma più donne tutte concentrate in un unico personaggio che cresce e cambia.

E SE AUDREY HEPBURN FOSSE VISSUTA AI GIORNI NOSTRI?
Anne Hathaway ha avuto e avrà ancora la possibilità di poter toccare generi molto diversi tra loro, spaziando dalla commedia più esilarante a quella più intelligente, passando per ruoli drammatici di grande spessore. Audrey Hepburn è vissuta in un periodo storico dove sì c’era l’età d’oro di Hollywood, ma le pellicole che si sfornavano seguivano più o meno gli stessi codici. La spensieratezza e gioia di vivere che appare in “Vacanze Romane”, così come in “Cenerentola a Parigi” (1957), potrebbero essere dei perfetti esempi, che dimostrano come fra le due, se la Hepburn fosse ancora fra noi, ci sarebbe stato uno scontro diretto.
Nonostante il velo di dolcezza e insieme di malinconia, che racchiudeva il volto Audrey Hepburn, sarebbe stato molto divertente vederla anche interpretare il ruolo dell'Agente 99 in “Agente Smart: Casino Total”e (2008), sentirla doppiare un cartone animato, oppure sempre per restare nel classico tema fashion, in un lungo abito bianco e con uno sguardo agghiacciante, nel ruolo di Regina Bianca in “Alice in Wonderland” (2010), un blockbuster gotico e per giunta in 3D.
Purtroppo questo è solo un viaggio con la fantasia di quello che sarebbe potuto essere e non, ci resta solo quindi questa foto degli Oscar per sognare che un po’ di Audrey viva in Anne.

Sara Prian e Alice Bianco

 


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